Le promesse non pagano, toglieteci dal fango!

Le promesse non pagano. Il potere d’acquisto delle promesse lascia gli alluvionati senza spesa. Serve un intervento diretto del Commissario straordinario con nuove risorse a favore delle famiglie maggiormente colpite.

Stamattina un gruppo di alluvionati del Metapontino e del Ginosino si sono dati appuntamento nella sala della Delegazione Comunale di Metaponto Borgo (dove è in corso lo sciopero della fame di due componenti del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche) per fare la spesa insieme con quanto hanno avuto finora dal Governo nazionale e da quelli Regionali di Puglia e Basilicata.

Caterina, agricoltrice di Santeramo con l’azienda a Metaponto, ha letto a tutti il comunicato con cui la Regione Basilicata ha ieri annunciato la soluzione di una serie di problemi garantendo, ancora una volta, il suo impegno avendo già messo ieri “una parte dei fondi (1 milione di Euro) a suo tempo concessi dal Presidente Vito De Filippo per venire incontro alle aziende del Metapontino maggiormente danneggiate dalle alluvioni di un anno fa“
Fiduciosi, una cinquantina di cittadini ginosini e metapontini si sono recati ad un supermercato provando a fare la spesa con le garanzie avute in questi giorni e nei mesi precedenti e, dopo aver riempito i carrelli di beni di prima necessità, hanno provato a pagare “sulla fiducia”  mostrando, addirittura, dei buoni autoprodotti che attestavano la condizione di alluvionati e il loro diritto ad avere risarcimenti garantito dai Presidenti Monti, Berlusconi, Vendola e De Filippo.
Niente da fare: la commerciante non si è fidata, nonostante sulle banconote da 50 Euro fossero stampati in grande evidenza i volti dei Presidenti garanti ed hanno verificato quanto poco grande sia il potere d’acquisto che è stato assicurato dalla moneta con cui sono stati finora risarciti dopo 14 mesi.
La provocazione messa in scena stamattina, purtroppo, parla di cose serie e parla del dramma di quanti in questi giorni stanno provando di tutto pur di non dover finire in mano agli usurai nonostante che si continuino ad annunciare soluzioni che tardano a venire.
Al termine dell’iniziativa, Gianni Fabbris a nome del Comitato ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Facciamo appello alle istituzioni perché si faccia chiarezza e non si ceda alla tentazione di dare assicurazioni politiche.   La condizione che la nostra gente vive da oltre 14 mesi è diventata imbarazzante e servono “risorse vere”, dirette e spendibili.  Per questo consideriamo che il milione di Euro garantito il primo marzo scorso dal Presidente De Filippo non può essere confuso con le risorse messe a disposizione dell’assessorato all’agricoltura che, al massimo, gestisce situazioni ordinarie.  Il Presidente De Filippo è il Commissario Straordinario e, dunque,  può e deve disporre una integrazione delle somme a sua disposizione. Ci attendiamo infatti che l’ordinanza passi da 14,5 milioni di Euro a 15,5 milioni di Euro, consentendo così, trasparentemente e coerentemente, di gestire l’intervento straordinario di cui abbiamo bisogno ovvero quello che lo stesso comunicato stampa della Regione di ieri ribadisce: garantire ad oltre venti aziende di avere un primo importante contributo a valere sui risarcimenti che verranno e di cui hanno diritto”
Su questa linea, peraltro, si è orientata la proposta della Regione Puglia fin dal 12 di Aprile; il Vicario dott. Luca Limongelli ha proposto un riparto delle somme a disposizione per cui circa il 47% andranno a lavori di messa in sicurezza del territorio, circa il 26 a risarcire gli Enti che hanno già sopportato spese e circa il 27% per un fondo straordinario di anticipazione alle famiglie di Marina di Ginosa maggiormente colpite che potranno, cosi, avere a disposizione 1,2 milioni di Euro (su 4,6). L’iniziativa di oggi, peraltro, sollecita il Commissario straordinario per la Puglia, Presidente Vendola, a rendere operativo il piano e ad accogliere le osservazioni che abbiamo inviato e il Commissario straordinario per la Basilicata, Presidente De Filippo, a muoversi con lo stesso schema.
Ben sappiamo che in Basilicata ci sono problemi tecnici di altra natura ma i poteri conferiti al Commissario staordinario consentono di definire le soluzioni. A patto che si mettano in campo risorse aggiuntive e libere da vincoli, come, appunto, il milione di Euro di cui parliamo noi.
Considerando che i cittadini del comitato con l’iniziativa di stamattina abbiano ancora una volta contribuito a fare chiarezza e confidando sulla disponibilità e la volontà a risolvere i problemi dei nostri interlocutori, andremo lunedì a Potenza. Lunedì sarà il 30 di Aprile, saranno passati 426 giorni dall’alluvione di Marzo, 157 dalla nomina del Commissario straordinario x la Basilicata,  114 dalla nomina del Commissario straordinario x la Puglia, quattro del terzo sciopero della fame. Speriamo di chiudere questa fase per poter affrontare i compiti veri: trovare le risorse per centinaia di milioni di cui abbiamo bisogno a regime per risarcire i danni a privati e territorio.

Katya Madio

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