Mentre piove sulla campagna elettorale lucana, continua la mobilitazione. Alle 18 il portavoce esercita il diritto al non voto

Comunicato stampa

Piove, ci allaghiamo, i fiumi straripano e le risposte non arrivano o arrivano con il contagocce e noi andiamo avanti con la mobilitazione fino a quando non sarà messo in sicurezza il territorio e non saranno risarciti i danni

Alle 18 il portavoce del Comitato TerreJoniche, andrà al seggio elettorale di Policoro dove è iscritto per esercitare il suo diritto al non voto
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Continuano le iniziative del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche dopo la giornata di mobilitazione del 14 Novembre. Ieri, 16 novembre, una delegazione del Comitato, insieme ai movimenti tarantini che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione di due giorni fa a Scanzano Jonico, ha partecipato alla manifestazione indetta nella Terra dei Fuochi. Insieme a decine di migliaia di persone che hanno sfilato in Campania per chiedere bonifica del territorio ed il diritto delle comunità a vivere in pace in una terra gestita correttamente, ha sfilato lo striscione del Comitato portato da cittadini di Ginosa Marina.
Oggi il Comitato TerreJoniche parteciperà alla fiaccolata in commemorazione delle vittime dell’alluvione di ottobre indetta alle ore 20 a Ginosa Paese mentre è in preparazione una nuova assemblea a Nosa Siri Scalo indetta per martedi 19 Ottobre per estendere le iniziative alle aree colpite del Sinni e dell’Agri dalle esondazioni di questi giorni.
Proprio esondazioni di questi ultimi due giorni nella zona dell’Agri e del Sinni dimostrano, se fosse ancora necessario, quanto sia grave la situazione nelle TerreJoniche ovvero nelle aree che vanno dal confine con la Calabria e Taranto.
Abbiamo più volte denunciato in questi anni come questo territorio abbia bisogno di una forte, energica e pianificata azione di messa in sicurezza dei bacini fluviali e dalla rete di canali che dovrebbero assicurare la bonifica del territorio.
Un’azione che potrebbe portare lavoro e occupazione e permettere alle comunità di convivere con serenità con i fiumi ed agli investimenti economici di essere redditizi mentre ora sono a rischio.
Ormai è assolutamente evidente a tutti la fotografia della realtà: ogni volta che piove per qualche giorno o con intensità il territorio (devastato da opere sbagliate, dalla gestione di enti inutili e senza manutenzione e lavori di cura) si allaga e registriamo danni sempre maggiori e rischio (certezza sempre maggiore) di vittime.
Siamo stanchi di inseguire le emergenze e siamo stanchi delle patetiche risposte dopo ogni alluvione come quella, per esempio, del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che ha mandato gli escavatori a pulire i canali solo dopo l’alluvione del 7 Ottobre mentre prima (sollecitato mille volte) era evidentemente impegnato in tutt’altre faccende come quelle di garantire stipendi e posti a consiglieri illegittimi.
Noi andiamo avanti e non ci siamo fermati nemmeno per il voto in Basilicata alle Regionali, anzi abbiamo sollecitato la politica a  darci risposte certe prima, proprio perchè pensiamo che elezioni debbano essere il momento delle verifiche. Risposte che, pur se in parte arrivate dalle due regioni con la dichiarazione di Stato di Calamità (per ora recepito solo per la Puglia peraltro e senza che ancora ci sia nè per la Puglia né per la Basilicata l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri con lo stanziamento di fondi e risorse) riteniamo assolutamente insufficienti ad oltre 45 giorni dall’alluvione del 7 Ottobre e mentre continuano ad esondare i fiumi.
Per questo, in coerenza con quanto deciso dal Comitato nell’assemblea del 14 a Scanzano Jonico, oggi (17 novembre) alle ore 18 il Portavoce del Comitato TerreJoniche si recherà al seggio elettorale di Policoro in cui è iscritto come elettore (Seggio n. 11 nelle Scuole elementari di Via Pandosia) per esercitare il suo diritto al non voto ai sensi del d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 – art104 comma 5, chiedendo che sia messa a verbale la motivazione del non voto e che la scheda non sia conteggiata fra le nulle, le bianche o le astenute.

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