Allestimento mostra |
Premessa
Ad un anno di distanza dall’alluvione del 1° e 2 Marzo 2011 il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche propone fra i giorni 30, 31 Marzo e 1° Aprile 2012 una serie di iniziative con un duplice obiettivo: quello di tenere alta l’attenzione nel territorio Lucano e Pugliese sui problemi ancora irrisolti e quello di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni ai fenomeni dei disastri naturali con particolare riferimento alle alluvioni, trasformandoli da soggetti passivi ad interlocutori attivi perchè, la tutela dell’ambiente è un diritto, ma la prevenzione un dovere di ognuno di noi.
Nell’ambito delle manifestazioni previste in quei giorni siamo lieti pertanto di invitare artisti nazionali e locali in un’estemporanea di opere realizzate in loco nello spazio messo a disposizione nella splendida cornice dei Sassi grazie al patrocinio del Comune e dalla Provincia di Matera.
Attraverso una partecipazione attiva vi invitiamo a ripensare a fenomeni che sono divenuti distruttivi e incontrollabili nella società odierna: le bombe d’acqua e i disastri alluvionali.
Oggi infatti, la nostra percezione dell’acqua è cambiata. Cresciamo in città lambite da fiumi senza colore, osserviamo con nostalgia un mare ormai malato e i nostri laghi assomigliano sempre più a pozze prive di vita. La civiltà moderna e industrializzata ha trasformato l’acqua in uno strumento funzionale alle sue esigenze, un leggero filo domato che fluisce nelle nostre case e che aspetta quieto nelle bottiglie che beviamo. Per fare questo l’uomo, manifestando la sua superiorità su nostra sorella acqua, ha modificato il corso dei fiumi e ha costruito lì dove non era consentito facendo in modo che naturali manifestazioni cicliche come le esondazioni di un corso d’acqua apportino distruzione e in casi ancor più gravi la morte di innocenti. L’acqua del fiume, infatti, acquista maggiore velocità, erode considerevolmente il suo letto e prepara il campo a disastri di grandi proporzioni. La sopraelevazione continua degli argini aumenta poi, il potere distruttivo delle acque: una volta superati, la “ricaduta” sulle campagne da altezze maggiori provoca danni più gravi. Questo non accadeva quando invece i fiumi scorrevano liberi nelle loro grandi pianure alluvionali e le onde di piena non provocavano danni, anzi erano viste in maniera positiva anche dagli uomini perché lasciavano terreni più fertili dietro di se (succede ancora oggi nelle regioni più povere della Terra).
L’emergenza dilaga da un fiume all’altro, da un mare all’altro. Nel mondo della comunicazione globale non condividiamo solo le mode e gli stili, ma anche i problemi e i danni che provochiamo. La nostra cultura, quindi, identifica nella “responsabilità” l’elemento portatore di valori imprescindibili alla crescita collettiva. Responsabilità come strumento di salvaguardia dell’ambiente e di conseguenza della buona qualità della vita, caratteristica che dovremo sempre considerare un obiettivo primario da perseguire.
Concept
L’acqua e l’arte hanno molto in comune. Sono vitali e continuamente mutevoli. Indispensabili ai molteplici aspetti di una buona vita oltre la sopravvivenza. La straordinaria capacità dell’arte contemporanea e degli artisti che la praticano di riattivare una presenza consapevole nei territori in cui opera rimette in gioco temi di riflessione ampiamente condivisibili e di grande utilità alla comunità mantenendo, una costante osmosi tra le esigenze delle pratiche artistiche e quelle della fruizione da parte del più vasto numero di persone possibile. Il linguaggio dell’arte parlerà di comportamento etico, di tutela dell’acqua e ambiente naturale, di riqualificazione dell’ambiente urbano e delle reti di rapporti che devono sostenerla.
Il titolo gioca sulla polisemia delle parole composte e mette, così, in collegamento i due importanti interessi di questa esperienza: il movimento “mentale”, liquido, e cioè, libero e disinvolto dell’arte e della progettualità che essa contiene e la sua stretta connessione con i fenomeni con i quali deve confrontarsi. L’Arte è cioè intesa come modalità d’azione e comprensione della realtà e delle sue specificità contestuali, della sua storia, del suo territorio, della sua gente.
Il fine della rassegna è la beneficenza. Le opere saranno esposte in una mostra finale e verranno offerte per costituire un fondo a favore del Comitato TerreJoniche e sostenere le iniziative che la rete dei cittadini sta conducendo per prevenire nuovi disastri ambientali e far valere i diritti di chi è stato colpito.
Modalità
Preghiamo gli artisti che vogliano partecipare attivamente all’estemporanea di farci pervenire la loro adesione entro la fine del mese di Febbraio e comunque non oltre il 10 Marzo 2012 affinché il Comitato possa provvedere in tempi utili ad un’adeguata collocazione presso una delle nostre strutture nei giorni dedicati all’iniziativa.
A coloro che invece per diverse motivazioni non potranno essere presenti a Matera nei giorni destinati alla manifestazione ma comunque vogliano pregiarci dell’invio di una loro opera, preghiamo di provvedere entro il 10 Marzo 2012. Le anteprime dei lavori dovranno essere inviate mediante mail in formato elettronico JPG con buona risoluzione, corredate da una breve descrizione dell’opera e una nota biografica dell’artista, misure, tecnica usata e anno di realizzo affinché possano essere anche inserite in una apposita sezione nel nostro sito: www.terrejoniche.net Per info e contatti a fine pagina.
TIPOLOGIA: Estemporanea: “UN FIUME D’ARTE LIQUIDAMENTE AFFIORA”.
DATE:30-31 Marzo e 1° Aprile 2012
VERNISSAGE: Venerdì 30 Marzo 2012 ore 09:30
CHIUSURA LABORATORI: Domenica 1° Aprile ore 12:00
LUOGO: Ipogei di San Francesco (Matera)
PROMOSSO DA: Comitato per la Difesa delle TerreJoniche
PATROCINI: Provincia di Matera, Comune di Matera
CURATORE: Katya Madio
DATA ULTIMA PREVISTA PER L’INVIO OPERE O ADESIONE ALL’INIZIATIVA: 20 Marzo 2012