10 Marzo 2011: report assemblea

Giro un primo e provvisorio report della riunione del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche e sulle prossime iniziative

Fate girare e invitate ad aderire

Grande partecipazione di cittadini, sala parrocchiale piena con molti in piedi e fuori dalla sala. Introduce e conclude Fabbris di Altragricoltura, intervengono numerosi cittadini sia pugliesi che lucani, i rappresentanti di diverse associazioni (fra cui la sezione turismo di confindustria e diversi operatori turistici e agricltori), il sindaco di Montalbano Jonico e un consigliere provinciale, Paolo Rubino coordinatore del Tavol Verde Puglia. Circa tre ore di dibattito sulla proposta iniziale di riconoscere il Comitato Unitario per la difesa delle Terre Joniche come il luogo unitario in cui coordinarsi.


Unanime è stato il giudizio fortemente negativo sui ritardi e le sottovalutazioni accumulate sia nel prevenire che nel prendere atto dell’ampiezza e della profondità dell’evento che ha avuto l’epicentro il 2 di marzo.

Alla fine degli interventi l’assemblea ha votato per alzata di mano la proposta:

– Di costituire il Comitato per la Difesa per le Terre Joniche come luogo unitario aperto a tutti i cittadini , le associazioni, le reti interessate dalla difesa del territorio dell’arco Jonico materano e tarantino

Il comitato si costituirà anche formalmente questa sera (10 marzo) a Ginosa, assumendo un statuto partecipativo e democratico

. Tre gli obiettivi immediati:

1) ottenere immediatamente dal governo nazionale – entro la prossima settimana – il riconoscimento dello stato di calamità naturale che, assumendo le procedure d’urgenza ed in deroga previste dalle normative sugli eventi calamitosi straordinari, stanzi risorse immediate, realizzi la moratoria e la sospensione di tutte le scadenze, dei pagamenti e delle procedure esecutive contro le famiglie e le aziende agricole del territorio;

2) ottenere un piano organico di messa in sicurezza del territorio intervenendo sui problemi strutturali, sui piani di manutenzione e sui piani di emergenza che hanno palesemente fallito in occasione di questo ennesimo annunciatissimo episodio di esondazione dei fiumi

3) coordinare le iniziative di informazione e controinformazione su quanto in realtà è accaduto e sulle responsabilità, sia per prevenire ulteriori disastri sia per far valere i diritti dei cittadini, mettendo in atto azioni di autotutela e di vigilanza per ottenere il riconoscimento delle responsabilità e i risarcimenti ai cittadini

Il comitato Terre Joniche, nel mentre si organizza e fa appello a tutte le realtà del territori a coordinarsi, CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE TUTTI I CITTADINI per ottenere, entro la prossima settimana il riconoscimento dello stato di calamità e le misure urgenti conseguenti.

Per questo prepara una assemblea popolare da qui a sette giorni invitando tutti i rappresentanti politici e le istituzioni e si tiene pronto, nel caso di risposte negative o ritardi, a scendere in campo con iniziative di mobilitazione forti. Nel frattempo il Comitato sta già conducendo incontri ed iniziative per verificare lo stato di attuazione degli strumenti di intervento

Chiaro è, per tutti noi, che di fronte a quanto è accaduto ed alla profondità dell’evento che ha messo in ginocchio un intero territorio non può essere tollerato alcun atteggiamento burocratico sui risarcimenti ma occorre una forte presa di coscienza politica ed istituzionale ed occorre recuperare con rapidità il tempo perso in questi giorni.

Questo è solo un piccolo e rapido report, contiamo questa sera, dopo la riunione, di Ginosa Marina (ore 18 Lido Perla, Lungomare di Ginosa Marina) di mettere in rete nuovi e più compiuti materiali.

Fra l’altro, al termine della riunione, è previsto un incontro operativo per coordinare le iniziative di comunicazione provando a dare vita ad un gruppo di lavoro di mediattivisti

Gianni Fabbris

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